Il nuovo “alto consigliere” del Papa Bergoglio

 

Il nuovo “alto consigliere” di Papa Bergoglio

Il Papa Bergoglio, nell’intervallo fra una predica a favore dei migranti ed un’altra per esortare all’accoglienza, ha lasciato la sua sede in Vaticano e si trova in viaggio per Santiago del Cile dove lo aspettano le autorità di quel paese e la comunità dei cattolici delle Chiese cilene. Appare sicuro che, anche in terra cilena, non dimenticherà di menzionare il grande tema a favore delle migrazioni, probabilmente suggerito da qualche consigliere.

A proposito dei consiglieri del Papa, all’inizio di questo mese è circolata l’indiscrezione che, fra questi consiglieri di alto livello, sia arrivato anche un certo Peter Sutherland, un personaggio a cui il Papa aveva dato in febbraio la presidenza della “International Catholic Migration Commission”, e che sembra sia anche consigliere della Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA).

Questo Peter Sutherland risulta essere anche il rappresentante delle Nazioni Unite per le migrazioni e, nella sua veste all’ONU, si è sempre adoperato per promuovere le grandi migrazioni verso l’Europa dall’Africa e dall’Asia.

Sutherland è un ex banchiere già “chef executive” della Goldman Sachs International e di varie grandi società, fra cui la British Petroleum -BP. E’ stato fra l’altro direttore Generale dell‘Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ed ha ricoperto l’incarico di Commissario europeo alla Concorrenza.

In pratica è un componente della ristretta elite globalista che governa il mondo. Non per nulla Southerland è anche presidente onorario della “Trilateral Commission” ed è il capo della “London School of Economics.

Il programma di Southerland si ricava dai suoi discorsi ufficiali: “L’Unione Europea deve fare del suo meglio per minare l’omogeneità dei suoi stati membri”, aveva dichiarato nel giugno 2012. Sutherland ha anche affermato la” necessità di arrivare a società multiculturali in un nuovo ordine mondiale che superi le culture autoctone e che si incammini verso una molteplicità di culture”.

Tale personaggio che abbiamo sopra descritto risulta quindi essere uno dei pseudo ideologhi della Chiesa “modernista e aperta” di Papa Bergoglio.

Però Peter Sutherland è deceduto il 7 gennaio di questo anno e presto sarà sostituito da un altro personaggio del suo livello.

Quando “el Papa” rientrerà a Roma troverà ad aspettarlo i protagonisti del circolo mediatico e pseudo intellettuale di riferimento, che saranno lieti di proseguire nel loro programma e di sollevare il nuovo vessillo pontificio per “santificare” l’idea del mondo globale che ci attende, assieme con la prossima “africanizzazione dell’Italia”, quella che ci aveva predetto inascoltata  la compianta antropologa Ida Magli.

Sarà un mondo carico di promesse e di illusioni per i migranti che arrivano nella penisola, non altrettanto per i perdenti della globalizzazione, come quella coppia trovata a dormire, con bambino di due anni al seguito, nel vagone di un treno abbandonato su un binario morto alla stazione di Cagliari, hanno il torto di essere italiani e nativi sardi, una categoria non prevista dagli apostoli della Globalizzazione. Di loro il Papa e le istituzioni dello Stato non hanno tempo di occuparsi, non rientrano nella “categoria protetta” dei migranti.

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