Vae Victis! Recitava il vecchio monito di Brenno reso romanamente per bocca di Tito Livio nella sua “ab Urbe Condita” (libri V, 48). Del resto, chi domina ha avuto e avrà sempre la meglio su chi è dominato; con buona pace per fratellanze uguaglianze e rivoluzioni.
Ieri dopo anni di negoziazioni e soprattutto “negazionismo” ricorreva la giornata del ricordo; il ricordo delle bestialità perpetrate dai “liberatori e dai i loro fratelli titini” ai danni dei non più fascisti italiani, per una terra jugoslava libera dalle impurità. Che buffo vero? Oggi diamo la medaglia a chi salva apolidi in mare e condanniamo chi “chiude “agli stessi i porti e, meno di 50 anni fa alla bestia criminale, solo perché sedutosi comodamente sul carro dei vincitori, abbiamo o meglio hanno elargito la più alta onorificenza dello Stato italiano democratico e repubblicano. Ad un boia! C’è qualcosa che non trona non trovate?
E invece ritorna tutto e ancora una volta vae victis; alla sola richiesta di riaprire fascicoli su aguzzini a cui l’INPS di Boeri ha pagato la pensione fino a ieri, e forse la sta pagando ancora, si è gridato allo scandalo; l’iniqua, ipocrita e approfittatrice maestrina che è la storia – dovremmo dire questa conosciuta – ce lo insegna.
Del resto per quanto si continui imperterriti a sostenere le quote rosa così come le quote latte (stessa presa per i fondelli, stessa valenza ), quale è il peso specifico su una bilancia tra il corpo esile e più volte violato e violentato di una Norma Cossetto, e tanti altri morti?
Diciamo che a nessuno frega niente degli uni probabilmente e degli altri, ma in un’epoca come questa attentissima al marketing e ai suoi consumatori, i morti che valgono sono quelli che si vendono di più e meglio, e allora?
Italia Infoibata. Non solamente il 10 febbraio 2019 Giorno del Ricordo, ma ogni qualvolta sento o leggo o vedo qualcuno che, “dall’ alto di un blog o dal basso una pagina di giornaletto”, dice di esprimere democraticamente le idee che non ha, consapevole del fatto che il suo indottrinamento è alla mercé di quello che sarebbe stato il mio, se non mi fossi svegliato dal sonno atavico e rattrappito della scuola italiota, la cui abitudine è stata sempre e solo quella di formare coscienza critica da manuale, che dava una e anche meno di una verità.
I tempi cambiano le teste no; pesa come spada di Damocle quell’afflato d’Europa di quasi 100 anni orsono, e con esso pesa tutto ciò che viene a strutturarsi propagandisticamente. Morti di serie A e morti di serie B, non solo morti; sapete ci sono e ci sono stati per tanti anni e ci continueranno ad essere; basterà volgere lo sguardo alla Palestina, a Teheran e a tutti quei governi di sicuro imperfetti ma non peggiori di tante democrazie che, con la scusa della perfezione, hanno fatto sì che un “fallo ne schiacciasse un altro”.
Il gruppo A scrive la Storia… Vae Victis!
A Norma Cossetto trucidata dalla barbarie comunista e a tutti coloro che lottano nella consapevolezza della Libertà dalla ipocrisia e della Civiltà contro la barbarie!