Per difendere la nostra identità e preservare i nostri processi mentali dall’assimilazione passiva da un mare di merdose idiozie è leggere, per stimolare la nostra immaginazione, e la nostra libertà di pensiero, e coltivare la nostra coscienza, secondo il nostro sistema di credenze. Fidatevi, l’unico modo per sopravvivere è poter preservare la nostra mente.
Tratto dal film Detachment – il distacco
Questa mattina ho avuto un terribile risveglio. Accendendo la televisione mi sono imbattuto nella nuova pubblicità della Lavazza. Il titolo è ovviamente in inglese “Good Morning Humanity” per dargli quel tocco chic in più. L’intento della pubblicità è dare un messaggio positivo globale per il post-coronavirus. In cui, teoricamente tutto dovrebbe tornare alla normalità e potremo riprendere le nostre vite laddove le avevamo interrotte. Dopo tutto, messaggi di questo tipo, iperpositivi e ottimistici sul futuro con l’immancabile #Andratuttobene contornato da un arcobaleno ne abbiamo visti tanti, tutti fatti con lo stesso stampo “patinato” e infantile da sembrare finti, per non dire una presa in giro. Come è scritto nella descrizione della pubblicità su Youtube: presentando quello all’orizzonte come un mondo nuovo, pronto ad accogliere un’umanità ritrovata. #TheNewHumanity. Questo nuovo mondo e nuova umanità di cui parla, traspare in maniera cristallina nel breve video e ci fornisce molti spunti di riflessione.
Il primo punto è l’utilizzo del Discorso all’Umanità di Charlie Chaplin per dare a questa campagna un preciso indirizzo politico, unito ad un sottofondo solenne. Questo discorso è stato fatto all’epoca in funzione pacifista anti-nazista e anti-militarista. Oggi viene usato nel medesimo modo in funzione anti-sovranista e anti-populista. Un po’ come fanno con i discorsi di Martin Luther King o Nelson Mandela. Tanto il discorso quanto il film “Il grande dittatore” è parte di quella famosa “filmografia di regime” politicamente corretto. Il secondo punto quello più evidente, ci lascia intravvedere un’Italia multi-etnica, inquadrando volti di persone italiane e straniere, altre affette da sindrome di down passando per messaggi femministi, baci lesbo e scene di amore interrazziale. Il tutto condito con un messaggio in stile Refuges Welcome. Non giudico il video in sé, quanto il tipo di propaganda proposta.
Il messaggio di Lavazza è chiaro, vuole dirci in modo neanche tanto subliminale che il nuovo mondo post-coronavirus sarà quello proposto nel video. L’ultimo punto è il continuo parlare di globalizzazione e umanità in tono gioioso, affettuoso e sentimentale per farci accettare in maniera passiva la distruzione della nostra identità specifica. Queste tipo di pubblicità fino a poco fa si vedeva principalmente negli Stati Uniti; come ad esempio quella prodotta dal noto marchio di pollo fritto KFC’s BBQ Bacon Stacker Ad. Oggi invece stanno diventando una consuetudine anche in Europa come quella svedese What is truly Scandinavian? Prodotta dalla Scandinavian Airlines o quella della Lavazza di cui stiamo parlando. L’obbiettivo di queste pubblicità è sfruttare il prodotto da vendere per veicolare messaggi a favore di un melting-pot globale. Secondo quanto è scritto sul New York Times aziende e marchi come JPMorgan Chase, Humira, State Farm, Smile Direct Club, Coors Light , Macy’s, Tide e Cadillac utilizzano coppie interraziali e famiglie multirazziali nella loro pubblicità. Sarah Block, vicepresidente esecutivo e direttore creativo di Leo Burnett USA, che ha lavorato a diverse pubblicità che ritraggono famiglie multirazziali, tra cui spot pubblicitari per Kraft, ha dichiarato al giornale che la prevalenza di questi spot pubblicitari “è un riflesso della società moderna.“.
A tal proposito, per concludere James Kottak (ex Scorpion) e attuale batterista dei Kingdom ha scritto su Twitter: “Sapete, sono stufo di tutti gli annunci pubblicitari che hanno coppie inter-razziali … questa non è la realtà. È Hollywood che ce lo mette in gola. Non ho un amico o amici che rientrano in questa categoria…”.