Arriva l’ora X per la fine dell’Egemonismo degli anglo-statunitensi
L’ Egemonismo degli Stati Uniti e della élite di potere anglosassone si è concretizzato nel corso della sua storia, oltre che con il potere militare, con il controllo che alcuni organismi internazionali ed alcune potentissime società multinazionali (corporations) esercitano sui paesi assoggettati alla dominazione americana ed in particolare il “terzo mondo” o i paesi in via di sviluppo attraverso lo sfruttamento delle risorse e il controllo dei mezzi finanziari.
Il predominio è rappresentato dalle organizzazioni finanziarie come la Banca Mondiale (BM), la Banca Interamericana di Sviluppo (IDB), il Fondo Monetario Internazionale (FMI), Banca Europea degli Investimenti, Commissione Europea, passando per l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), a cui si aggiunge la NATO, il Pentagono, la CIA e le altre agenzie di Intelligence, includendo anche le multicolori ONG che agiscono ufficialmente per la difesa della democrazia (come la Open Society di G. Soros), ma che sono di fatto al servizio delle potenze egemoni.
A questi si aggiungono, di più recente creazione, la OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ed altre consimili che servono a sottrarre agli stati la sovranità anche in questo settore della vita sociale. Non vanno trascurate le grandi concentrazioni del potere mediatico che dagli Stati Uniti all’Europa ed agli altri paesi del mondo occidentale, e non solo in quello, contribuiscono a diffondere la velenosa propaganda e manipolazione mediatica dietro cui operano degli specialisti (spin doctors) ben istruiti in materia che permettono alla élite di potere di diffondere le basi di una ideologia unica, quella liberal, progressista, transumanista e relativista, conforme alle finalità del potere anglo USA: controllare le menti prima di ogni altra cosa.
Questo breve inventario delle istituzioni globali rivela la loro inutilità infatti continuano a trasmettere un falso senso di sicurezza, mentre sappiamo di vivere in un mondo gestito per gli interessi delle elite dominanti.
L’ONU è utile perché è il foro che dà ai membri più piccoli e deboli della “comunità internazionale” l’illusione di avere voce in capitolo nella gestione degli affari mondiali.
La BM e il FMI, questi gemelli emersi alla fine della seconda guerra mondiale, si sono occupati di imporre il sistema economico neoliberista dello sfruttamento e dei mercati aperti. Questi organismi sono in realtà strumenti del potere finanziario anglo USA.
Nazioni indipendenti e sovrane inciampano negli interessi criminali che l’imperialismo ha generato.
È da lì che la guerra (invasioni, guerra sporca, “rivoluzioni colorate”, demonizzazione culturale, guerra mediatica e altre quattro pagine di eccetera) è diventata la giustificazione della fame imperiale di dominio per lo sfruttamento delle risorse, come è stato il caso dell’Iraq, della Libia, del Venezuela, della Bolivia e di tanti altri paesi.
Gli Stati Uniti definiscono “nemici della libertà” i governi che non rientrano nei propri piani; libertà inventata per giustificare i loro piani satanici volt a strangolare i popoli che aspirano alla propria sovranità ed a un mondo in pace.
La guerra in Ucraina è il nuovo fronte su cui gli stati Uniti, il Regno Unito ed i loro paesi vassalli, stanno tentando di destabilizzare la Russia, sacrificando il popolo ucraino fino all’ultimo soldato come carne da cannone per i loro interessi egemonici.
Il gioco di sobillare la guerra lo ha capito il presidente Vladimir Putin e questi si è mosso per tempo per rompere l’accerchiamento della Nato ed impedire la realizzazione del piano egemonico USA. Il piano già nel 1992 era stato messo nero su bianco da Paul Wolfowitz (vice direttore del Dipartimento di Stato ai tempi di Bush padre e indicava nella Russia l’ostacolo principale ai piani di dominio USA sul’Eurasia e dai documenti della Rand Corporation, il poderoso “Think Tank” del Pentagono.
La Cina e la Russia, fiutato il pericolo, hanno creato un blocco, contrapposto al dominio USA e occidentale, al quale si stanno aggregando una miriade di paesi. Dall’India all’Indonesia, dal Sud Africa al Brasile, ai paesi arabi (Arabia Saudita ed Emirati) ed all’Iran, a molti paesi africani ed asiatici.
Questo riallineamento internazionale in corso segnerà la fine dell’egemonismo americano sul mondo e l’avvio del multipolarismo.
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