Da Madrid la NATO si dimostra come strumento militare del potere globale Anglo-USA
Il vertice di Madrid senza dubbio ha segnato una svolta geopolitica e ha aperto una nuova fase nella lotta per l’egemonia del blocco USA contro le potenze considerate “revisioniste”, Cina e Russia.
Il summit della NATO, da poco concluso a Madrid, ha di fatto determinato una nuova era per l’Alleanza Atlantica che, per la prima volta, ha travalicato i suoi tradizionali ambiti euro atlantici per affermarsi come blocco militare globale che vede apertamente la Cina (RPC) come un rischio, la Russia come una minaccia e la regione Asia-Pacifico come il nuovo scenario di un’offensiva strategica.
Tale nuovo concetto strategico scaturito dal vertice di Madrid e gli interessi egemonici nella regione indo-pacifica degli Stati Uniti, messi in questione dalla crescita dell’influenza cinese, hanno già scatenato una rabbiosa risposta dalla Cina. La nuova impostazione della Nato non lesina critiche nei confronti del regime di Pechino, che ancora non considera una minaccia, come nel caso della Russia, ma che accusa di agire in collusione con Mosca e di ledere gli interessi dell’Alleanza Atlantica.
Lo stesso Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, si è profuso nell’accusare la Cina di “diffondere bugie e disinformazione russe”; ha quindi fatto cenno alla riottosità di Pechino nel condannare Mosca per l’invasione dell’Ucraina, nonché al suo rifiuto di imporre sanzioni: “La Cina non condivide i nostri valori e, come la Russia, cerca di minare l’ordine internazionale basato sul diritto”.
Non poteva mancare una dura risposta cinese per bocca del portavoce per gli Affari Esteri, Zhao Lijian, il quale ha ribadito che le sanzioni «non sono il modo migliore per risolvere i conflitti» ed ha puntualizzato che la NATO e l’Occidente stanno lavorando per un ritorno alla guerra fredda. Zhao ha anche criticato l’invio di armi in Ucraina: “Questa continua consegna di armi non aiuterà a raggiungere la pace”.
Per la Cina, l’inclusione di Pechino nel nuovo “asse del male ” da parte di Bruxelles e di Washington significa voler tornare ad un’epoca di ostilità in cui la Cina si riserva di agire a tutela e difesa dei suoi interessi.
I sostenitori dell’atlantismo esteso al mondo globale ritengono che siano cinesi e russi quelli che non vogliono assoggettarsi alle regole dettate da Washington.
La presenza al vertice Nato, svoltosi il 29 e 30 giugno nella capitale spagnola, dei principali oppositori asiatici della Cina, ovvero Giappone e Corea del Sud, ancora di più ha alimentato la polemica da parte di Pechino. Sembra chiaro che la strategia USA è quella di contare su Giappone e Corea del Sud per fronteggiare la Cina ma questo produrrà delle conseguenze.
La crescita esponenziale della Cina in campo economico, tecnologico e militare rappresenta per se stessa una destabilizzazione dell’area asiatica e questo porta alle potenzialità di un conflitto la cui scintilla potrebbe essere nell’occupazione di Taiwan, fatto a cui si oppongono Giappone e Stati Uniti.
Gli analisti cinesi hanno sottolineato che il vertice di Madrid ha rispecchiato l’intenzione della NATO di espandersi, non solo verso il Nord Europa e le regioni artiche, ma anche verso l’Asia.
“È chiaro che l’espansione verso est della NATO mira a circondare la Russia. Tuttavia, il suo avanzamento nella regione Asia-Pacifico mira a contenere lo sviluppo della Cina, dal momento che l’Alleanza Atlantica ha esacerbato negli ultimi anni la cosiddetta sfida cinese”, scrivono alcuni analisti. Questo è un confronto aperto alla RPC che non rimane a guardare ma si dedica a rafforzare le sue forze militari.
Gli analisti cinesi notano che questo renderà il mondo molto più insicuro al di là dei proclami fatti dall’Alleanza atlantica. Sembra evidente, rilevano i cinesi, che il vero obiettivo degli USA è il dominio del mondo.
La posizione della Cina sul conflitto in Ucraina è stata molto diversa da quanto si aspettavano nel blocco occidentale. Pur ribadendo la propria neutralità nel conflitto, la Cina accusa la NATO di aver provocato la Russia. Pechino accusa la Nato di essere una delle principali fonti di instabilità nel mondo, riferendosi alle azioni dell’Alleanza in Afghanistan, nell’ex Jugoslavia o in Libia. “Chi ha sfidato la sicurezza globale e minato la pace nel mondo? C’è qualche guerra o conflitto in cui la Nato non è stata coinvolta negli anni?”, questo sostiene la missione diplomatica cinese a Bruxelles.
Per questo Pechino rigetta la politica di espansione dei blocchi come foriera di instabilità e di nuovi conflitti.
Indubbiamente la NATO estesa all’area del Pacifico dimostra in modo inconfutabile quanto questo sia uno strumento militare del potere USA. Da Madrid la NATO ha fatto un passo per dimostrare la sua vera essenza.
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