Gli USA alzano la posta nella guerra in Ucraina mentre la Russia gioca a carte scoperte


 

Gli USA alzano la posta nella guerra in Ucraina mentre la Russia gioca a carte scoperte

Dietro la nebbia della propaganda, sempre più persone hanno ormai compreso che la guerra in Ucraina è una guerra istigata e promossa dagli Stati Uniti per indebolire la Russia, sottomettere l’Europa e quindi ridurre la forza derivante dall’alleanza della Russia con la Cina.

Questo spiega l’ostinazione di Washington nel proseguire ad oltranza il conflitto, sabotando qualsiasi tentativo di negoziato.

Il motivo di fondo che guida le azioni delle elite di potere anglo-statunitensi è quello di fermare il processo di un mondo multipolare che ormai si dimostra irreversibile, affossando la vecchia egemonia unipolare degli USA.

Quello che guida le decisioni dei componenti della élite di guerrafondai di Washington è sostanzialmente la paura del potere crescente della Cina. Con questo si paventa il rischio di perdere i colossali profitti che i grandi gruppi finanziari, banche e corporations, riescono a ottenere con lo sfruttamento delle risorse degli altri paesi e con il sistema delle guerre perpetue che alimentano il colossale apparato militare/industriale/finanziario che si trova al vertice del sistema anglosassone.

Tuttavia il tempo stringe per i neocons estremisti come la triade Nuland, Blinken/Sullivan, i veri decisori della politica estera USA. Questo perché l’economia americana deindustrializzata e finanziarizzata si sta afflosciando, le statistiche truccate dell’amministrazione Biden non raccontano dell’iperinflazione, del debito pubblico fuori controllo, della gigantesca area di non occupati, emarginati ed homeless che supera i 100 milioni di persone e che costituisce il bacino per l’enorme epidemia di tossicodipendenza che ne fa il paese con il maggior numero di tossicodipendenti al mondo. In sostanza un paese allo sbando, guidato da un piccolo gruppo di pazzi fanatici, gli stessi che vogliono incitare una guerra etnica di annientamento contro gli slavi ortodossi. La NATO serve a questo in Ucraina, a fare terra bruciata e sterminio di massa della popolazione di etnia russa e, in prospettiva, annientare la Russia come Stato e come potenza.

L’escalation è ormai partita, i decisori di Washington alzano la posta e stabiliscono il livello di armi da consegnare ai governanti ucraini, sperando che queste vengano utilizzate all’interno del territorio ucraino e non inneschino una risposta russa di ritorsione che porti alla terza guerra mondiale. Le promesse iniziali di non fornire certo materiale bellico all’esercito ucraino, sono diventate menzogne, missili a lunga gittata fino ad arrivare alle bombe a grappolo, immorali e illegali per molti paesi (e per la stessa ONU). L’Ucraina, sconfitta sul campo, mira a colpire il territorio russo per scatenare una reazione e coinvolgere la Nato.

Le uccisioni di civili sono assicurate, anche degli stessi cittadini ucraini, e una cosa è certa: l’esercito russo darà una risposta adeguata all’uso di queste bombe contro di loro.

L’America sta perdendo la guerra per procura e aumenta il livello di danno che le armi che fornisce possono causare, con l’impegno scritto dell’Ucraina a non abusarne. Impossibile essere più ridicoli, più cinici e più stupidi.

La NATO è lo strumento militare di chi detiene il potere negli Stati Uniti. La capacità sanzionatoria, il potere economico e militare risiede negli Stati Uniti, non nella NATO, che è un organismo di complemento, che rappresenta molti membri diversi sottomessi alle direttive degli Stati Uniti. Se non si obbedisce, si rischia una dura punizione e sanzioni, come si vede in Siria, Venezuela, Cuba, Iran e Russia, ma molto più grave in paesi con popolazioni abituate alla bella vita.

Gli USA sono prigionieri solo delle proprie ossessioni e non accettano accordi con quelli che considerano i propri nemici. Quando lo fanno, firmano pezzi di carta che poi stracciano quando a loro conviene. Così è stato per tutti i trattati che hanno firmato in passato. Per questo Putin preferisce giocare a carte scoperte e promettere quello che farà: volete attaccare? Noi risponderemo con le nostre armi nucleari, secondo la nostra dottrina militare. Lui non scherza più ma parla, avvisa e poi agisce. Lo aveva predetto fin dal discorso di Sochi del 2007, se pensate di espandere le vostre basi militari fino sotto le nostre frontiere, noi reagiremo.

La risposta russa costringerà gli Stati Uniti a dover alzare il livello del materiale bellico consegnato all’Ucraina, autorizzando l’uso di munizioni a carica atomica ridotta o agevolando l’intervento dell’aviazione che ora la rallenta, ovviamente può farlo a fronte di un coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto.

Tutto quello che accade sembra obbedire ad una regia che si basa su una finzione alimentata dalla propaganda dei media occidentali.

Tuttavia dall’altra parte del mondo c’è la Cina, interessata a sostenere la Russia e ben consapevole di essere il prossimo obiettivo di una possibile aggressione americana. Così Pechino non si fa abbindolare dalle false promesse degli USA.  La Cina grazie all’irresistibile forza della sua economia è naturalmente portata ad egemonizzare l’Asia-Pacifico, ma la sua spinta economica arriva anche all’Africa ed all’America Latina e questo minaccia gli interessi degli statunitensi.

Il mondo sta ormai rifiutando l’egemonia degli Stati Uniti e dell’occidente, I BRICS sono in espansione e stanno rafforzando i loro legami. I vecchi alleati voltano le spalle agli Stati Uniti e si uniscono al blocco capeggiato da Cina e Russia. Il processo multipolare è ormai in corso ed è irreversibile, che piaccia o no agli anglosassoni.

 

Immagine: https://www.rand.org/

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