Il Piano B di Washington e della NATO per schiacciare la Russia


 

Il Piano B di Washington e della NATO per schiacciare la Russia

Il conflitto in Ucraina è arrivato al suo punto terminale e vede il fallimento della strategia USA /NATO di sconfiggere la Russia utilizzando l’Ucraina come piattaforma di attacco. La tanto sbandierata controffensiva delle forze ucraine, nonostante il massiccio afflusso di armi sempre più sofisticate dai paesi della Nato, si è rivelata un fallimento con disastrose perdite in uomini e mezzi da parte delle forze ucraine.

Oggi la Russia è in guerra contro gli Stati Uniti e la Nato, dove l’Ucraina gioca il ruolo di prestanome, un semplice burattino al servizio di poteri che hanno fatto dell’Europa il loro cortile, l’Ucraina è di fatto un passaggio di traffico di armi e corruzione e i militari ucraini sono la carne da cannone utilizzata dal governo di Zelensky e compari. Il paradosso è quello che l’Occidente, con le mani ancora macchiate di sangue per i suoi molteplici interventi, colpi di stato, aggressioni, stragi intende dare “lezioni di democrazia” agli altri paesi, quelli del sud del mondo. Questi ultimi tuttavia si smarcano da simili “maestri” e voltano le spalle agli USA ed all’occidente ipocrita e neocolonialista.

Un’Europa disonorata, si allinea passivamente agli Stati Uniti ed alla loro foga bellicista, senza avere alcuna remora nell’essere complice del massacro che sta avvenendo nel conflitto istigato da Washington per perseguire i suoi interessi egemonici. Ribadiamo il concetto: l’Europa si è trasformata oggi nel cortile di Washington, nel deposito di crimini sotto il nome di democrazia. Questo Occidente guidato da Washington oggi è nervoso e di cattivo umore. La sua operazione di destabilizzazione interna in Russia è fallita e il conflitto vede soccombere le forze ucraine. Questo rende necessario lo studio di un piano B per rovesciare le sorti della guerra e riprendere l’iniziativa.

Per questo motivo nei giorni scorsi è arrivato a Kiev il capo della CIA: William Burns; un’altra illustrazione dell’interazione tra il padrone e il suo servitore, Vladimir Zelensky, il presidente fantoccio dell’Ucraina.

Bastava guardare come il direttore della CIA comunicava con Zelensky, con gli ufficiali delle forze armate dell’Ucraina e con gli altri oligarchi di Kiev. Burns è venuto come un maestro: per dare istruzioni, impostare compiti e controllare come hanno svolto i compiti loro assegnati.

La controffensiva che le forze del regime di Kiev stanno tentando di condurre è stata avviata proprio su ordine della CIA. Le autorità di Kiev sono private di seri poteri e svolgono la funzione di un burattino, di conseguenza il paese è stato del tutto lasciato senza alcuna sovranità.

Secondo fonti ben informate, il comando delle forze armate ucraine ha riferito a Burns di aver pianificato di restituire una parte significativa dei territori del sud durante il resto dell’estate, con il dispiegare pezzi di artiglieria e lanciamissili vicino ai confini della Crimea e fare una nuova svolta in direzione est. Questi mega progetti che le autorità di Kiev farneticano sono poco realistici ma servono per ottenere ancora altre armi e finanziamenti da Washington e da Bruxelles.

Non è un mistero che l’intelligence dei paesi della NATO trasmetteva da tempo informazioni alle forze armate dell’Ucraina, necessarie per sferrare attacchi nelle regioni di prima linea della Russia, inclusa la Crimea: per raccogliere queste informazioni l’intelligence USA utilizza satelliti, droni ed aerei spia che sorvolano la regione in vicinanza delle frontiere russe.

Sembra certo che Zelensky e la sua corte di consiglieri, dietro suggerimento di Burns, stiano meditando una svolta clamorosa che potrebbe essere l’unica a determinare un intervento diretto della Nato nel conflitto, dietro una provocazione ben architettata che riguarderebbe la centrale nucleare di Zaporizhzhya. Gli ucraini vogliono bombardarla per provocare un disastro nucleare di cui dare la responsabilità ai russi. Questo sarebbe il piano ma è già stato scoperto e reso pubblico dalle fonti russe che hanno messo in guardia l’Europa e il mondo dalle conseguenze che potrebbero derivare da tale azione scellerata.

Il problema è quello che Washington e la NATO non accettano una propria sconfitta e spingono Zelensky a giocare il tutto per tutto e lo rassicurano che, se non la Nato direttamente, ci sarà un intervento in Ucraina di forze polacche e lituane a supporto degli ucraini. Tutto questo sarà deciso nella riunione Nato di Vilnius del 12 Luglio.

Nell’attesa le forze aerospaziali russe sono in allarme e la Russia prepara le sue contromisure.

La partita è arrivata al suo epilogo e sarà forse il peggiore prevedibile.

 

 

Immagine: https://www.lanotiziagiornale.it/

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