Il vero piano USA nella guerra in Ucraina coinvolge anche l’Europa
I segnali che provengono dal tavolo dei negoziati, dopo diversi round di colloqui tra Ucraina e Russia, potrebbero fare progressi e superare la fase di stallo, con l’accettazione previa da parte ucraina di alcune condizioni, ma gli Stati Uniti hanno posto il veto ed il loro fantoccio Zelensky si è adeguato alle loro direttive.
Rimane il fatto che la guerra avrebbe potuto essere evitata se gli Stati Uniti e la NATO avessero avuto un diverso atteggiamento rispetto alle richieste della Russia relative alla propria sicurezza. Qualcuno invece la guerra l’ha voluta ed istigata e questo qualcuno va ricercato a Washington ed a Londra.
Si aspetta di sapere comunque se, in maniera definitiva, l’Amministrazione Biden porrà il veto sui colloqui in corso, visto che sostiene il regime di Kiev con invio massiccio di nuove armi e prestiti finanziari.
Sembra chiaro ormai che gli USA non vogliono la pace in Ucraina ma il proseguimento della guerra, costi quello che costi, visto che il prezzo lo pagheranno altri, gli ucraini in primis, usati come carne da macello per gli interessi americani, e in subordine gli europei che ne pagheranno le più pesanti conseguenze fra crisi economica ed afflusso di profughi.
La guerra per gli USA è un fatto utile che produce business per l’industria degli armamenti e contribuisce ad indebolire la Russia. Questo è quanto sostiene il partito della guerra.
L’ultima novità è che Washington ha arruolato le telecamere di Hollywood per diffondere le immagini di presunti massacri commessi dalle truppe russe in Ucraina e vincere la guerra della propaganda mediatica. Una tecnica consueta dei servizi di intelligence anglo USA, già adottata in Siria.
I governi europei seguono la linea americana anche in evidente contrasto con i loro interessi e senza essere consapevoli che questa linea li porterà verso la recessione e le rivolte sociali. Il peso di questa politica lo pagheranno i ceti più deboli.
Tutto questo non può impedire l’emergere di un nuovo ordine multipolare in cui le potenze occidentali saranno relegate ad un ruolo secondario e non più dominante.
Collegato con il loro obiettivo egemonico, gli Stati Uniti e il Regno Unito perseguono anche l’obiettivo di distruggere l’economia dell’Unione Europea al fine di rendere le nazioni Europee prive di una consistente industria, a causa del costi energetici, di ridimensionarne l’agricoltura e renderla sempre più dipendente dagli USA.
Così che si potrà percepire che l’Unione europea rimarrà la principale vittima di questa guerra, che gli Stati Uniti hanno metodicamente scatenato contro la Russia. La strategia anti russa ed anti europea di Washington non è iniziata nel 2014, e neppure nel 2008, ma risale a molto prima.
Il peggior incubo per gli Stati Uniti è sempre stato proprio il progetto eurasiatico: un enorme spazio economico aperto da Lisbona a Vladivostok. Un’economia completamente autosufficiente che avrebbe avuto incredibili prospettive di sviluppo. Tale progetto in passato aveva avuto come sostenitori alcuni politici europei. Già allora l’Europa era sotto il controllo degli Stati Uniti, ma era comunque possibile avere dei margini per costruire la propria politica sovrana. Tuttavia quello che è avvenuto in seguito ha prodotto una sempre maggiore subordinazione al potere d’oltre Atlantico.
Le nuove élite europee sono solo governatori generali coloniali che non si preoccupano dei loro paesi e dei loro popoli ma sono pronte a rovinare le economie dei loro paesi, solo per compiacere il padrone supremo.
Questo processo sembra già irreversibile. L’Europa non sarà più in grado di sfuggire a questa trappola e, se ci proverà, sarà predisposta per un nuovo flusso di profughi. Proprio adesso le truppe statunitensi stanno affluendo in Europa come un fiume. Presto sarà del tutto possibile parlare di occupazione diretta. Se ci saranno politici che avranno il coraggio di resistere, ci saranno tentativi di eliminarli e metterli sotto accusa come agenti del Cremlino.
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