L’ambientalismo come nuova ideologia delle elites
In occasione del vertice del G-20 di Roma abbiamo potuto assistere ad una ineguagliabile farsa recitata dai protagonisti e comprimari delle classi dirigenti dei più importanti paesi.
Il tema centrale del convegno era quello del cambio climatico e del riscaldamento globale, un tema apparentemente filantropico. Sembrerebbe che oggi ci sia una grande manovra, che comprende tutto il mondo e che viene montata sul pretesto di “creare un pianeta più sostenibile e più giusto”. In realtà questa è un vile pretesto per realizzare cambiamenti necessari per la costruzione del Nuovo Ordine Mondiale.
Tutti questi personaggi sono arrivati a Roma con i loro Jet pivati per trasmettere il loro messaggio al mondo. Si sono sentiti questi grandi della terra lamentarsi del flagello delle emissioni dell’industria e del C02 nell’aria mentre i loro 400 Jet privati, con cui sono arrivati a Roma, hanno prodotto da soli un inquinamento di cui si è sentita la puzza nell’intero territorio. Loro hanno consumato i loro pasti a cinque stelle, assaggiando prelibatezze, mentre nei loro discorsi hanno invitato le masse a mangiare cibi sostitutivi (culture OGM e insetti), a non accendere la caldaia, a non usare l’auto e ad impegnarsi a mangiare meno carne. La parola d’ordine è cambiare i comportamenti per fronteggiare il disastro del cambio climatico. Il messaggio è diretto agli altri ma non a loro che sono i maggiori inquinatori.
Basti pensare al presidente Joe Biden, il quale, arriva a Roma per il G20 e viene portato in tour in un convoglio di 85 super automobili fra cui la sua Cadillac One, tutte super inquinanti.
Una volta concluso il vertice, Biden volerà a Glasgow con l’Air Force One. Sarà accompagnato da quattro jet e sempre a Glasgow si sposteranno, tramite i loro 400 Jet privati, gli altri partecipanti al nuovo vertice sul clima. Loro vogliono arrivare a ridurre del 30% almeno le emissioni di carbonio, dicono, imponendo ai paesi in via di sviluppo lo stop ai carbon fossili, petrolio e gas. Strano però che il presidente Biden da ultimo ha fatto aumentare le esportazioni di carbone in Cina di circa il 900% e ancora più strano che gli USA vogliano limitare l’importazione del gas dalla Russia e dal Qatar per sostituire questo con il gas di scisto, prodotto negli USA con una sistema fortemente inquinante.
L’ambientalismo è l’ideologia perfetta per le élite occidentali per creare una nuova emergenza, quella climatica, con cui giustificare enormi finanziamenti per la ricoversione idustriale, un progetto che prevede profitti miliardari per la grande finanza. Intanto le emissioni globali di green bond hanno già superato 1,4 trilioni, arriveranno a 2,36 nel 2023, saranno quelle che finanzieranno la riconversione industriale e che rappresentano la nuova colossale fonte di profitti per la grande finanza transnazionale.
Chi pagherà il conto delle riconversioni ecologiche e dell’aumento delle bollette di gas, elettricità, benzina e carburanti? Naturalmente il popolo bue e le classi medie; basterà diffondere la paura della “catastrofe climatica” su cui la grancassa dei media ha già iniziato a suonare.
La manipolazione è iniziata da tempo e si va inensificando per convincere la gente della inevitabilità di ricorrere a sacrifici e sacrificare il proprio stile di vita. La regia di questa manipolazione è affidata ad organismi come la Fondazione Rockefeller, l’Istituto Tavistock delle relazioni umane, la Fondazione Carnegie, il M.I.T. (Istituto Tecnologico del Massachutes), il Centro di Ricerca di Stanford, l’Istituto Hudson, il Centro di Studi Strategici di George Town, e altri fra cui la CIA e l’insostituibile opera di propaganda di Hollywood. Tutti organismi esperti nelle tecniche per influenzare.
La stretta sul clima si andrà a configurare a breve termine come una nuova emergenza che consentirà di limitare i diritti dei singoli cittadini, impedendo comportamenti e obbligando ad una economia in decrescita dove viene penalizzata la produzione a favore della speculazione finanziaria.
Un progetto di ingegneria sociale e di controllo esteso a tutti i cittadini tramite identità digitale e green pass. Sarà il prolungamento dell’emergenza dalla pandemia al cambio climatico, per mantenere le popolazioni in stato di completa soggezione in attesa dei provvedimenti salvifici emanati dalla governance mondiale.
Il progetto è finalizzato alla realizzazione di un Nuovo Ordine Mondiale: un governo mondiale centralizzato, in cui tutti saremo sudditi, al servizio di determinate elites globaliste che potranno decidere tutti gli aspetti della nostra esistenza. Auguri a chi cercherà di opporre resistenza
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