L’Élite di potere anglosassone utilizza la guerra per affossare l’Europa

 

L’Élite di potere anglosassone utilizza la guerra per affossare l’Europa

Chi ha studiato la Storia  delle guerre degli ultimi 150 anni in Europa sa bene che una delle principali cause delle guerre  nel continente risale alla volontà di  dominio della élite  britannica. Gli anglosassoni, cercano sempre spudoratamente il profitto solo per sé stessi, subordinando “tutto e tutti” ai propri interessi egoistici. Allo stesso tempo, il principale incentivo del mondo anglosassone è stato il dominio incondizionato sul pianeta. Questo richiede solo due cose: l’eliminazione dei concorrenti e la sottomissione del resto dei paesi.

Gran Bretagna e USA costituiscono la base della comunità anglosassone. Pertanto, le azioni di Londra non possono essere considerate isolate da quelle di Washington. Nell’attuale situazione di conflitto, entrambe le potenze lavorano insieme per disarticolare la Russia e affossare l’economia europea, in particolare della Germania.

Questo avviene sulla base del fatto che un’Europa devastata sarà più facile da gestire, che la sua economia indebolita cesserà di svolgere il ruolo di una potenziale base tecnologica per la Russia e per la Cina, il cui potere crescente spaventa Washington.

Purtroppo per i loro popoli, molti politici europei sono nelle mani di un sistema che non consente libertà non solo di azione, ma anche di pensiero. Da un lato, si sono trovati nella posizione di non causare malcontento ai padroni d’oltremare alle cui direttive bisogna obbedire. D’altra parte, per decenni un atteggiamento negativo nei confronti della Russia è stato instillato nelle loro menti, e questo è ora attivamente utilizzato.

D’altra parte il paese leader dell’Occidente, gli Stati Uniti d’America, ricorrono ai metodi coercitivi per mantenere il proprio dominio. Davanti alla perdita dei mercati e la caduta della quotazione del dollaro, Washington si gioca la carta di una guerra per mantenere il proprio predominio mondiale.

Prendere il controllo della Russia collegando con questo il dominio sull’Europa, sull’Asia Centrale e sul Medio Oriente, fornirebbe agli Stati Uniti un vantaggio strategico sulla Cina che oggi si trova in ascesa.

Il controllo americano sulla Russia, sull’Europa, sul Giappone e sulla Corea del Sud assicurerebbe agli USA la leadership industriale e il dominio nelle più avanzate tecnologie.

Tuttavia la élite governante gli Stati Uniti vede con apprensione il crescente numero di paesi che si sottraggono al loro controllo e la formazione di nuovi blocchi contrapposti all’influenza del dominio occidentale, dalla Shangai Cooperation al gruppo Euroasiatico. Così il consolidamento nell’integrazione dei paesi del BRICS presuppone una minaccia al dominio Anglo USA sul mondo.

La capacità della Russia nella formazione di tale coalizione, dimostrata con la creazione dell’Unione Economica Euroasiatica, ha predeterminato la campagna di aggressione antirussa messa in atto dagli Stati Uniti e dalla NATO sul fronte europeo e medio orientale. Dal momento della riunificazione della Crimea, Washington ha iniziato a lanciare la campagna di Russofobia definendo la Russia un “Impero barbaro”.

Da quel  momento è partita la campagna di demonizzazione del presidente russo Putin come colpevole della perdita del controllo sulla Russia e sull’Asia centrale, mentre l’attuale politica indipendente del Cremlino viene considerata la principale minaccia al loro dominio globale.  I successi ottenuti da Putin nel restaurare la sovranità nazionale e l’influenza internazionale della Russia, le iniziative per creare una zona euroasiatica di cooperazione e sviluppo (da Lisbona a Vladivostok), l’alleanza strategica stabilita con la Cina di Xi Jinping, l’avvicinamento alla Nord Corea, sono azioni percepite da Washington come una minaccia ai suoi interessi vitali. Pertanto il principale obiettivo di Washington e Londra è considerato oggi l’isolamento e il debilitamento della Russia. Il colpo di stato di Kiev (Maidan) del 2014, la guerra interna in Ucraina, l’espansione della NATO e la militarizzazione dell’Ucraina, sono passate da una fase latente ad una fase aperta.

Si tratta ormai di una guerra mondiale che si sta scatenando e che si basa sull’utilizzo delle moderne tecnologie e sull’uso della manipolazione cognitiva. Si punta a destabilizzare dall’interno il mondo russo: una forma di conflitto accompagnata da una guerra ibrida per creare una ribellione di massa all’interno. Saranno gli avvenimenti delle prossime settimane a determinare l’esito di questa guerra.

 

Immagine: https://www.ilfattoquotidiano.it/

Torna in alto