L’offensiva U$A per isolare la Russia

 

L’offensiva U$A per isolare la Russia

I viaggi continui di Mike Pompeo fra le capitali europee e i suoi incontri con i premier dei paesi del vecchio continente (l’ultimo con l’Ungherese Viktor Orban) rivelano quale sia la strategia di Washington in questa fase: obbligare gli alleati europei a tagliare i legami di cooperazione economica con la Russia.

Quella dei neocon, il gruppo di potere che oggi comanda nell’Amministrazione USA, è diventata una vera ossessione, isolare la Russia seminando allarme per una presunta attitudine “aggressiva” di Mosca e convincere gli alleati europei ad installare nuovi sistemi missilistici sui loro paesi.

Non è un caso che il presidente Trump abbia da pochi giorni disdetto l’accordo sui missili a medio raggio (INF) che esisteva dagli anni ’80 e si accinge a lanciare una nuova corsa agli armamenti a cui Mosca ha promesso di rispondere con contromisure adeguate.

Così non deve meravigliare che il comandante delle operazioni navali della US. Navy, l’ammiraglio John Richardson, due giorni fa abbia lanciato una provocazione affermando che esiste ” la necessità di passare a un attacco preventivo contro Russia e Cina”. Rispondendo a una domanda sulla crescita delle minacce nel mondo, l’ammiraglio ha detto che gli Stati Uniti dovrebbero mostrare più aggressività nei confronti di Mosca e Pechino, dal momento che la Russia “ha rafforzato il controllo sulle linee marittime chiave”. In questo caso, come afferma Richardson, gli Stati Uniti devono colpire per primi.

Si potrebbero citare anche le pressioni fatte dall’Amministrazione USA sul governo di Berlino per far bloccare i lavori per il gasdotto con la Russia, il North Stream 2. Pressioni che hanno raggiunto il loro culmine con la lettera inviata dall’ambasciatore USA in Germania, alle aziende tedesche che lavorano al progetto, minacciando sanzioni contro tali imprese. Azione fatta scavalcando il governo tedesco e che ha provocato indignazione negli ambienti dello stesso governo tedesco.

Tutto questo rientra nei piani di Washington che prevedono, secondo vari analisti, una ripresa delle ostilità in Ucraina, nel conflitto che oppone le repubbliche del Donbass a Kiev e che non si è mai sopito.

In questo gioco al rialzo, come d’abitudine si distingue la Gran Bretagna che, per bocca del suo massimo responsabile militare, il segretario alla Difesa, Gavin Williamson, ha dichiarato l’11 Febbraio che “la Russia dovrà pagare un alto prezzo per le sue azioni provocative contro i membri della NATO”, naturalmente senza specificare quali siano esattamente queste azioni provocative. Tuttavia, Williamson ha voluto chiarire che “il Regno Unito ed i suoi alleati dovranno essere pronti ad usare il potere militare per proteggere i propri interessi contro i paesi che si burlano del diritto internazionale”…

Quasi incredibile che la Gran Bretagna accusi gli altri di “burlarsi del diritto internazionale” quando Londra, assieme a Washington, è stata protagonista di tutte le aggressioni contro paesi sovrani, sempre in violazione di tutte le norme internazionali e della carta delle Nazioni Unite. Si sa comunque che il diritto internazionale, che le potenze alleate USA-GB e Israele utilizzano quando fa loro comodo, diventa uno pretesto per le loro aggressioni.

Sempre in questo contesto, il tentativo di golpe programmato e teleguidato in Venezuela in cui Washingon ha richiesto l’adesione dei paesi del gruppo NATO per ottenere il cambio di governo a Caracas e il riconoscimento del loro ultimo pupazzo, Juan Guaidò, formato e istruito nell’Università della CIA, la George Washington University.

Anche in questo caso, il piano architettato da Washington per sovvertire l’assetto del paese, ha trovato l’ostacolo della Russia e della Cina che hanno investito su quella nazione e la stanno sostenendo economicamente per evitare che il Venezuela sia strangolato economicamente dagli USA.

Tutte le trame dell’Imperialismo vengono ormai smascherate e la stessa propaganda dell’apparato dei media, i mega media dell’Impero, non riescono a occultare la verità. Sempre più persone oggi nel mondo aprono gli occhi e non credono più alle false maschere create dall’Imperialismo per occultare le sue aggressioni ed i suoi crimini. Prova ne sia che molti grandi paesi rifiutano di sottomettersi alle direttive di Washington e perseguono una politica autonoma, dall’India, alla Cina, al Pakistan, al Messico, all’Iran, ecc., passando a cooperare con la Russia e con l’Iran, nonostante le sanzioni e le minacce degli USA.

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