La follia dei neocon porterà ad un nuovo conflitto?

 

La follia dei neocon porterà ad un nuovo conflitto?

Per quanto sia lungi da noi lanciare allarmi ingiustificati, sembra ormai piuttosto evidente che, a livello internazionale, ci troviamo alla vigilia di una Grande Guerra.

I segnali ci sono tutti e non è un caso che nelle ultime settimane si sia intensificata la campagna di russofobia sui media del sistema: si accusa, in modo isterico, la Russia di Putin di ogni nefandezza.

Il Medio Oriente è pronto ad esplodere dietro il possibile scontro diretto tra le grandi potenze nel triangolo della Siria, con la Russia che difende la posizioni raggiunte mentre USA, Gran Bretagna e Francia, a capo della coalizione occidentale, hanno ripreso a fornire armi ed appoggio ai gruppi terroristi per rovesciare il governo di Damasco.

Israele ha rinnovato in modo clamoroso la sua campagna antiraniana e Netanyahu ha già promesso di attaccare comunque l’Iran che viene considerato un “pericolo per il mondo intero”.

Accade che USA ed Israele, responsabili di tutte le aggressioni e le destabilizzazioni di altri paesi, accusino gli altri di essere “il pericolo” per la “stabilità internazionale”.

USA ed Israele stanno cercando un pretesto per muovere guerra contro Libano e Siria. Probabile che questo pretesto possa essere l’utilizzo delle armi chimiche da parte delle forze di Assad in una nuova clamorosa “false flag” che starebbero già preparando. Infatti i servizi di intelligence russi segnalano da due giorni che camion che trasportano sostanze chimiche hanno varcato il confine della Turchia e si stanno dirigendo nel Guta dove opera l’ultima sacca di terroristi in Siria. Una provocazione montata con le armi chimiche, fornirebbe alla coalizione USA ed a Israele il pretesto per intervenire contro la Siria ed il Libano.

L’Intervento non potrebbe non coinvolgere la Russia e l’Iran e il conflitto potrebbe estendersi in modo incontrollato, visto che nessuno a quel punto si potrebbe più tirare indietro: l’utilizzo delle armi nucleari a livello tattico sarebbe scontato.

In aggiunta a questo scenario c’è la situazione dell’Ucraina, l’altro fronte su cui gli USA e la NATO potrebbero decidere di attaccare mettendo la Russia nella necessità di intervenire per proteggere gli indipendentisti filorussi del Donbass, non per caso nelle ultime settimane Washington ha ripreso a fornire armi e consiglieri militari al governo di Kiev

Un altro fattore chiave è che, tanto il presidente Trump quanto il premier israeliano Netanyahu, si trovano in difficoltà interne, l’uno sottoposto agli esiti dello scandalo del “Russiagate” e l’altro rischia un processo per corruzione con destituzione dalla carica. Niente di meglio di un conflitto per distogliere l’attenzione dai propri problemi interni.

Gli USA hanno solo l’imbarazzo della scelta dove sferrare il primo colpo, che potrebbe essere quello sulla Corea del Nord infatti Trump ha affermato: “gli Stati Uniti hanno una grande forza e pazienza ma se sono costretti a difendere se stessi o i propri alleati, non avremo altra scelta che distruggere completamente la Corea del Nord”.

Ci stiamo muovendo verso una guerra globale  che inevitabilmente coinvolgerà l’Europa, Italia inclusa, grazie alla sudditanza ai padroni USA, una guerra che diventerà nucleare se qualcuno non la fermerà per tempo.

N.B. Il problema tuttavia non sembra che sia all’ordine del giorno nelle polemiche elettorali in Italia. Non risulta che vi sia alcuna forza politica che ponga l’accento sulla questione NATO e sudditanza ai  padroni guerrafondai degli USA che si muovono sulla base dei loro esclusivi interessi.

Torna in alto