La Russia di Putin: un baluardo contro il liberalismo

 

La Russia di Putin: un baluardo contro il liberalismo

Ha avuto poco eco nei media occidentali il discorso tenuto da Putin alla Duma il giorno 15 di gennaio. Nel contenuto di questo discorso ci sono molti elementi che dovrebbero preoccupare i governi neoliberali della NATO.

Nel suo discorso il presidente russo ha fatto un chiaro riferimento alla necessità di disfarsi delle vergognose imposizioni fatte, in forma arbitraria, alla Russia dall’Occidente, come la supremazia del diritto internazionale su quello nazionale, le modifiche unilaterali ai trattati internazionali, ecc…

Putin ha lanciato un messaggio molto preoccupante per la NATO, quando ha ammesso che il suo grande errore è stato quello di essersi prodigato per comportarsi bene con l’Occidente, facendo accordi e negoziati, anche quando questi erano pregiudizievoli per la Russia.

Ha inoltre fatto notare che la NATO ha continuato a comportarsi verso la Russia con atti ostili, sanzioni e minacce, nonostante i rovesci controllati che la Russia ha provocato alle potenze della NATO, mentre sembra evidente che la prepotenza degli USA può provocare il disastro per l’umanità. Questo in quanto Washington non si accorge che la Russia fino a ora ha risposto con molta misura alle sfide ed alle provocazioni che gli sono state fatte dall’Occidente.

Tuttavia, se la Russia non avesse tenuto questa moderazione, per quanto accaduto nel 2013 in Ucraina, la crisi non sarebbe terminata solo con gli avvenimenti di Crimea e Donbass ma ci sarebbero state forti conseguenze, tantomeno per quanto accaduto in Georgia prima e poi in Siria. Quello che deve preoccupare l’Europa oggi, ha detto Putin, è il fatto che l’Ucraina ha installato alle frontiere russe un sistema neo nazista e questo Mosca lo andrà a vigilare. Se l’Ucraina farà qualche passo falso contro la Russia, sicuramente scomparirà come stato nazionale.

Nel suo discorso Putin fa capire che è stanco dell’Occidente e che Mosca non tollererà altre provocazioni dalla NATO senza che queste ricevano una risposta militare appropriata.

In questo contesto la UE non può continuare a giocare all’ambiguità con la Russia, continuando a sostenere l’Ucraina e poi a chiedere con mano innocente il gas alla Russia: giocare con il fuoco è pericoloso.

In questo discorso ci sono due avvisi importanti:

  • la Russia dispone attualmente dell’esercito più poderoso del mondo; 2) l’altro avviso diretto alla cittadinanza occidentale: “guardate cosa fanno i vostri dirigenti”.

Inoltre il discorso di Putin è stato impregnato di temi sociali e economici che sicuramente non sono piaciuti alle elite occidentali.

Putin ha rotto gli schemi della ideologia liberista dominante in Occidente ed ha sfasciato i piani del club dei ricchi (riunione del Bildelberg), lasciando le elite occidentali senza capacità di reazione.

Infatti, parlando delle prospettive delle economie mondiali, ha dichiarato che l’economia deve essere focalizzata sul benessere delle persone e sulla tutela delle famiglie, insistendo sulla problematica delle diseguaglianze sociali che colpisce le società occidentali; mettendo i cittadini al centro della sua attenzione.

Putin ha annunciato anche le prossime misure: fornire alimentazione gratuita agli scolari, aumento drastico nel numero di asili pre-scolari, una nuova strategia di internet per la digitalizzazione e una scommessa sulle nuove tecnologie, favorendo l’espansione di queste, fornendo accesso gratuito a internet e molto altro… Questo programma sta facendo diventare molto nervose le elite europee.

Tutto il club di Bilderberg, quando affrontò il tema della UE e del capitalismo, lo fece in segreto e alle spalle dei cittadini ma oggi in Europa le elite cosmopolite e americanizzate, sono molto preoccupate per i fenomeni di rivolta sociale che iniziano ad emergere. La borghesia dominante, arroccata nel suo passato imperialista, assiste attonita alla rivolta dei gilet gialli, al Brexit nel Regno Unito e alla possibile secessione della Catalogna, in Spagna, ai fermenti in Scozia, all’emergere di movimenti populisti e questa protesta sociale è una sfida per le borghesie dominanti.

Per questo possiamo dire che il discorso di Putin sarà tenuto in conto dalle popolazioni mondiali per le diseguaglianze in un sistema dove tutte le ricchezze sono in mano ad una oligarchia ristretta di super ricchi, mentre fra le popolazioni cresce il disagio economico, lo scontento sociale ed il senso di precarietà.

La Russia inizia ad essere un cattivo esempio, un bastione antagonista del liberismo occidentale che le elite mondiali cercheranno in tutti i modi di neutralizzare e questo fa temere per il prossimo futuro.

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