Le reali intenzioni della élite di potere anglo-statunitense emergono dalle dichiarazioni ufficiali

 

Le reali intenzioni della élite di potere anglo-statunitense emergono dalle dichiarazioni ufficiali

La guerra dichiarata dall’occidente collettivo alla Russia, ad opera degli anglo statunitensi, procede verso una sempre maggiore escalation e non conosce limiti di alcun genere. Tuttavia, al di là delle dichiarazioni ufficiali della Casa Bianca, quelle che sono le reali intenzioni di Washington e della Nato traspaiono da alcune interviste fatte da esponenti politici e militari del gruppo di potere anglo statunitense.

Un primo esempio è il capo della forza aerea britannica, Mike Wigston il quale, nel corso di un’intervista al The Telegraph, ha dichiarato che la Nato non sarà soddisfatta neppure con una vittoria dell’Ucraina in quanto la Russia, pur se sconfitta sul campo, rappresenterebbe un pericolo per l’alleanza anche nell’ipotesi che il conflitto debba terminare con il ripristino dei territori occupati sotto il controllo di Kiev.  Avremmo una Russia danneggiata e brutale che avrebbe a sua disposizione tutti i mezzi per attacchi missilistici, aerei e sottomarini e testate atomiche, un pericolo grave per i paesi della Nato.

Ancora, il senatore neocon, Lindsey Graham, ha affermato, in una riunione con il presidente Zelensky,  come il miglior caso di investimento profittevole del denaro USA è stato quello della morte dei russi. Secondo lui molti soldati russi stanno morendo e questo dimostra che stiamo spendendo bene i soldi che utilizziamo per l’Ucraina.

Alla luce di queste dichiarazioni, ieri il ministro degli esteri russo S. Lavrov, ha inviato una dura avvertenza a Washington, piuttosto inusuale, con cui ha accusato la Casa Bianca del fatto che, durante l’ultimo anno, gli USA stanno cercando in ogni modo di mettere il mondo intero contro la Russia.

Di conseguenza Lavrov ha avvisato che, se la situazione si dovesse aggravare fino all’estremo, loro (gli USA) non si potranno nascondere questa volta dietro l’Oceano Atlantico.

Il diplomatico ha messo l’attenzione sul fatto che la parte USA ha messo dalla sua parte gli alleati del fronte europeo e del Pacifico (Giappone, Corea d.Sud, ecc.). ed ha indicato che gli oceani non potranno salvare gli Stati Uniti dalle conseguenze catastrofiche di un conflitto (nucleare). A buon intenditor… poche parole.

Gli osservatori cinesi dicono che tutto questo indica che la Russia ha perso la pazienza e questi avvisi fanno capire che siamo sempre più vicini verso una conflagrazione il cui esito sarebbe imprevedibile.

Bisogna aggiungere l’intervista del capo di stato maggiore USA, generale  Mark Milley, il quale, dopo aver considerato che per le forze ucraine è impossibile pensare di recuperare i territori che sono sotto il controllo della Russia, ha aggiunto che, in ogni caso anche la fornitura di aerei come gli F16, non risolverebbe la situazione in quanto queste non sono armi magiche, che peraltro non esistono, ma richiedono un lungo addestramento, manutenzione, piste di atterraggio adeguate, che gli ucraini non possiedono e non potrebbero realizzare senza sfuggire ai bombardamenti russi. Inoltre la difesa antiaerea russa è micidiale e consentirebbe in modo facile l’abbattimento di questi caccia. Senza contare che gli F-16 non sono in grado di sopravvivere ad un duello con i superiori caccia russi di V generazione come gli SU-35 e altri.

Ergo la situazione per l’Ucraina è di fatto catastrofica, con le forze militari decimate da enormi perdite e con il loro potenziale militare in gran parte distrutto dall’offensiva russa. Le forze ucraine si trovano con le spalle al muro senza reale possibilità di attuare una controffensiva, a meno che……ci sia un intervento diretto della Nato. Questo il generale non lo dice ma traspare dalle sue affermazioni.

Da parte sua l’ambasciatore russo nel Regno Unito ha dichiarato che la Russia non ha ancora attuato “in modo serio” nella sua operazione speciale e rimane aperta la possibilità di negoziati per sospendere il conflitto ma la fornitura massiccia di armi dall’occidente sta aggravando la situazione ed obbliga la Russia a prendere misure molto più radicali.

Gli attacchi massicci su Kiev di questi ultimi due giorni sono già un segnale.

I residenti di Kiev hanno già segnalato che, durante i bombardamenti massicci dell’altra notte, si è avvertita come una scossa prolungata di terremoto, il che fa pensare all’impiego di una arma russa nuova che forse ha colpito i bunker sotterranei di comando dell’esercito di Kiev.

Quello che può succedere non è ancora chiaro ma sembra evidente che il pallino è in mano a Washington che deve decidere guerra totale o negoziati di pace. Il primo passo sarebbe mettere da parte l’ex comico e decidere al di sopra della congrega dei fanatici nazionalisti di Kiev.

 

 

 

Immagine: https:/www.airandspaceforces.com

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