La campagna di sobillazione ed ingerenza contro l’Iran da parte degli USA si spiega con gli accordi segreti presi tra l’Amministrazione Trump e le autorità israeliane.
Una fonte ufficiale di Israele ha rivelato che un accordo segreto è stato raggiunto il 12 dicembre, in seguito ai colloqui tra il consigliere per la sicurezza nazionale israeliano Meir Ben-Shabbat e il suo omologo statunitense HR McMaster, affinché le due parti agiscano coordinandosi fra loro per escogitare scenari contro l’Iran su più fronti.
Secondo quanto trapelato si sono previste misure volte a frenare le capacità nucleari e missilistiche dell’Iran, portare la sobillazione all’interno del territorio iraniano, ridurre la presenza delle forze iraniane in Siria e affrontare il suo alleato Hezbollah in Libano. La Casa Bianca in seguito ha confermato l’esistenza dell’accordo.
Gli osservatori più accreditati affermano che siamo alla vigilia di una nuova operazione militare, coordinata fra i comandi militari di Tel Aviv e USA, che avrà come obiettivo prioritario quello di colpire le basi di Hezbollah in Libano ed in Siria per ridurne la potenzialità e distruggere il retroterra delle sue basi nel Libano del Sud
In realtà l’operazione non è così semplice come si può credere per due buoni motivi:
1°-manca l’effetto sorpresa
2°-sarà un’operazione che Israele dovrà combattere su tre fronti(Libano,Siria,Palestina)
Il comando militare di Hezbollah è da tempo preparato ad affrontare questa eventualità e dispone di forze missilistiche in grado di infliggere grossi danni alle infrastrutture di Israele sia abbattendone gli aerei sia colpendo obiettivi su tutto il territorio israeliano grazie alla gittata del suo enorme arsenale missilistico.
Di recente, dopo la proclamazione fatta da Trump su Gerusalemme, il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), l’Iran ed Hezbollah, hanno discusso sulla necessità di un’azione congiunta per far riaccendere la intifada contro gli israleani e mobilitare le forze in difesa di Gerusalemme. Secondo un’informativa di fonte libanese, si sarebbe formato un comando unificato.
Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha dichiarato che l’asse della resistenza che ha ottenuto molte vittorie in Siria e Iraq, adesso si trova pronto nelle sue componenti per unirsi nella lotta contro Israele
Risulta che il generale iraniano, Qassem Soleimani, comandante delle forze della CGRI (Guardia Rovoluzionaria Islamica), ha di fatto preso il coordinamento di tutte le forze della resistenza e sta conducendo i preparativi per armare le fazioni palestinesi in Gisgiordania e metterle in grado di aprire un fronte interno contro l’esercito israeliano. Il generale Soleimani ha parlato per telefono con i comandanti dell’ala militare di Hamas e del FPLP ed ha chiarito che l’Iran è disposto ad appoggiare le forze della resistenza e che tutti i reparti combattenti sono pronti a difendere Gerusalemme.
Inoltre risulta che il collegamento con Hezbollah libanese ed iracheno è già operativo a tutti gli effetti e l’Iran sta mettendo a punto i suoi sistemi di difesa per terra e per mare per non trovarsi impreparato al momento in cui le forze di Israele e degli USA apriranno l’offensiva.
Lo scenario per un prossimo conflitto esiste già in tutti i suoi aspetti e questa volta sembra che Israele non troverà impreparate le forze della resistenza.