Fallito il piano USA sull’Ucraina ma Washington si prepara ad attaccare la Russia

di  Luciano Lago

Il fronte ucraino si sta ormai sgretolando sotto l’offensiva russa,  ma qualsiasi intervento diretto della NATO comporterebbe una distruzione dell’Europa, come ha fatto intendere Putin nel suo ultimo discorso.

L’unica soluzione in questo caso sarebbe l’utilizzo delle armi strategiche nucleari che la Russia ha predisposto in caso di minaccia alla sua sicurezza, chi vuole intendere ha già compreso la conseguenza: inevitabile il conflitto nucleare.

La Russia avanza senza alcuna pausa travolgendo le difese ucraine e questo suscita preoccupazione e panico nei patrocinatori occidentali, che temono l’umiliazione di una cocente sconfitta.

Tuttavia, Macron insiste nelle sue dichiarazioni bellicose, da ultimo ha confermato che la Francia sta meditando di inviare le truppe in Ucraina, nonostante la negativa opinione manifestata da altri governi europei. Il francese sembra “imbeccato” da qualcuno che opera da dietro il governo di Parigi. Saranno forse i Rothschild, la Trilateral Commission, il Deep State?

 Nel frattempo la Transnistria ha sollecitato l’aiuto della Russia per contrastare le minacce della Moldavia e della NATO. Questi moldavi filo USA vogliono eliminare la presenza russa da questa piccola fascia di terra adiacente alla Repubblica di Moldavia, una zona abitata da popolazione russa e che si è dissociata dal governo moldavo già dagli anni ’90. Una situazione tipo Kosovo/Albania  a parti invertite.

L’occidente non comprende quali sarebbero le conseguenze di un attacco alla Transnistria dove staziona da anni un contingente di truppe russe e dove è presente un deposito di armi russe. Vale la pena segnalare che molti erano interessati da tempo ad impadronirsi di questa regione e per questo la NATO ha offerto sostegno alla leader della Moldavia per un eventuale attacco alla Transnistria.

Nel frattempo le forze russe continuano a distruggere i carri Abrams forniti dagli USA e in pochi giorni i russi sono riusciti a liberare altri tre o quattro paesi occupati dalle truppe ucraine, che si arrendono o fuggono, il ritmo dell’avanzata russa sta provocando commozione negli occidentali, sostenitori della giunta di Kiev.

In Germania si discute se fornire o meno i missili Taurus a lungo raggio, i quali consentirebbero di colpire città sul territorio russo e lo stesso Scholz ha accusato Francia e Gran Bretagna di voler colpire Mosca e altre città russe, come risulta dalle conversazioni registrate.

Questo ha creato un disguido diplomatico tra Berlino, Londra e Parigi così che il Regno Unito si è affrettato a negare il coinvolgimento britannico negli attacchi missilistici ucraini sul territorio russo. Ormai il pesce è uscito dall’ampolla è tutti hanno compreso che le potenze occidentali sono coinvolte direttamente nel conflitto ucraino.

A tagliare la testa al toro ha provveduto il segretario alla difesa USA, Austin che se ne è uscito con una dichiarazione in cui conferma che, se la Russia sconfiggerà l’Ucraina (come ormai sembra inevitabile), la NATO dovrà entrare in guerra con la Russia. In pratica un preannuncio di un conflitto mondiale e nucleare, come ha più volte avvisato Putin.

 Gli occidentali hanno ormai calato le loro maschere ed il partito della guerra ritorna prepotentemente allo scoperto. E’ quello a cui miravano fin dall’inizio della crisi ucraina quando gli Stati Uniti, tramite la CIA avevano istituito basi clandestine in Ucraina già nel 2015, come rivelato ultimamente dalla stessa CNN. Questo conferma il piano di creare in Ucraina una piattaforma di attacco contro la Russia e questo spiega anche il motivo reale dell’intervento russo in Ucraina, quello di non permettere alla NATO di completare il suo piano di accerchiamento. Tutto il resto sono chiacchiere e pretesti per nascondere il piano di annientare la Russia fin da quando gli USA hanno iniziato ad avanzare con la NATO verso Est, inglobando tutti i paesi in funzione anti russa.

Naturalmente la spinta della NATO verso Est è stata mascherata come una “avanzata della democrazia” con il conseguente allargamento della UE che si è delineata sempre di più come l’interfaccia della NATO in Europa. Aderisci alla NATO e ti diamo in premio lo status di membro della UE ma non dubitare a farlo, in caso contrario si prepara una “rivoluzione colorata” nel tuo Paese. Questo il consiglio “fraterno” dato a tutti i Paesi dell’Est Europa e dell’ex Unione Sovietica per convincerli all’ingresso nell’Alleanza occidentale.

Putin ha tanti difetti ma non è uno stupido ed ha capito per tempo l’inganno, così ha fatto le sue contromosse per bloccare sul tempo il rullo compressore americano.

D’altra parte le azioni aggressive degli USA e della NATO in altri paesi, dalla Serbia all’Iraq, dalla Libia alla Siria e altrove, lo avevano già messo in allarme ed aveva ben compreso quali fossero le mire di Washington. L’intervento della Russia in Georgia, poi quello in Siria ed infine quello in Ucraina, sono tutte azioni di contrasto all’espansionismo aggressivo degli Stati Uniti e dei suoi vassalli.

Senza contare la tentata strage e pulizia etnica che la giunta ucraina, con il sostegno di Washington e Bruxelles, ha tentato di fare nel Donbass abitato da popolazioni russofone. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Se il gioco sporco di utilizzare l’Ucraina per infliggere una sconfitta strategica alla Russia non è riuscito, non resta che portare le forze NATO in Ucraina, stivali sul terreno possibilmente europei, ed attaccare direttamente la Russia. Questa la scelta del gruppo di potere di Washington, costi quello che costi.

Da notare che niente ferma l’ossessione di dominio della élite di potere di Washington, neppure la minaccia di un olocausto nucleare da cui non si salverebbe nessuno. L’umanità si trova alla vigilia di avvenimenti nefasti e non è chiaro chi possa fermarli.

 
Torna in alto